
Sebbene il suo vero funzionamento sia un mistero relativo nonostante l'ampio riconoscimento sulla sua esistenza anche nella storia antica, la Megaevoluzione è un potente processo che ha solo iniziato ad essere compreso dalla comunità scientifica nel suo insieme. Completamente diversa dalla normale evoluzione, la Megaevoluzione è un cambio di forma temporaneo ma che sorprendentemente solo poche specie di Pokémon possono farne uso, per segnare il campo di battaglia da una forza devastante e da bizzarre alterazioni anatomiche che spingono i Pokémon oltre i loro limiti biologici imposti dalla natura. Sono pochi gli allenatori che hanno accesso alla Megaevoluzione, ma per quelli che possono usufruirne, saranno testimoni dell'incredibile esperienza che cambierà del tutto il modo di combattere, ma cosa più importante, permette all'allenatore di sentirsi più vicino al proprio Pokémon dopo che questo ha avuto accesso a tale incredibile potere.
Origine[]
L'origine della Megaevoluzione è stata difficile da determinare con precisione, visto che la sua origine non è dovuta ad un solo fenomeno, ma da due, senza contare un tipo di forma simile ad essa, vale a dire l'Archeorisveglio, un tipo di forma esclusivo di Kyogre e Groudon. Quando queste creature sono nate, il mondo era ricolmo da enormi quantità di energie elementali naturali che hanno super energizzato queste divinità in ArcheoKyogre ed ArcheoGroudon, entrambi molto più potenti della loro forma normale ben più note. Differentemente dalla Megaevoluzione, che richiede l'intervento umano per essere usata, l'Archeorisveglio invece prende la sua energia direttamente dalla natura stessa per assuemere tale forma che in passato potevano mantenerla indefinitivamente. Il motivo per cui hanno perso questa capacità è perché è stata effettivamente prosciugata da MegaRayquaza, cosa che li ha lasciati indeboliti e dormienti per lungo tempo. Solo durante gli eventi dell'"Incindente IdroMagma" che fu scoperto che i due artefatti forgiati a Ceneride e noti come Gemma Blu e Gemma Rossa permette loro di ottenere nuovamente accesso a quest'energie naturali per effettuare l'Archeorisveglio, sebbene solo per un breve periodo di tempo. Nonostante questi oggetti abbiano gli stessi effetti di base delle Pietrechiavi e delle Megapietre uniti, visto che non richiedono l'imput umano per funzionare, ufficialmente l'Archeorisveglio non è considerato un tipo di Megaevoluzione.
La maggior parte delle Megaevoluzioni, secondo le ricerche condotte dal Professor Platan della regione di Kalos si sono originate a causa di un evento genocida catastrofico avvenuto nella regione circa 3000 anni fa. La Megaevoluzione può essere attivata con due oggetti chiave, la Pietrachiave e la Megapietra, entrambe sono potenti gemme che interagiscono con i Pokémon e gli umani in modo unico che rende possibile la Megaevoluzione. Le origini delle Pietrechiave sono tutt'oggi oggetto di dibattito, ma l'ipotesi più plausibile è che queste siano mateoriti che sono precipitati sulla Terra in gran numero milioni di anni fa, come viene descritto nelle leggende dal popolo delle meteore della regione di Hoenn. L'altro oggetto, le Megapietre, sono cristalli sferici che contengono un potere incredibile che solo determinate specie di Pokémon possono averne accesso con il supporto dell'uomo. Secondo i testi antichi e rivisitazioni moderne, grazie in parte all'atroce operato del Team Flare, sembra che le Megapietre siano state create dall'Energia Infinita, la quale è originata dalle energie mistiche derivate da Xerneas ed Yveltal a causa del loro legame con la vita. 3000 anni fa, l'allora re di Kalos, AZ, perse il Pokémon che aveva più caro, un Floette, in una guerra tra Pokémon avvenuta nella regione, quanto gli uomini avessero lottato in questo conflitto è oggi ignoto, ma pare abbiano avuto una rilevanza minore. Sopraffatto da un dolore indescrivibile, AZ usò tutte le risorse che aveva per costruire un dispositivo che fu infuso dalle energie di Xerneas, in modo da riportare in vita il Pokémon defunto e renderlo immortale, AZ stesso fu accidentalmente esposto alle radiazioni della macchina divenendo anch'esso immortale. Ma ciò non fu abbastanza, AZ voleva vendicarsi per il dolore e la sofferenza che quella guerra stava portando, di conseguenza modificò il dispositivo rendendolo un'arma alimentata dal leggendario della morte e della distruzione, Yveltal potenziandola usando e sacrificando le vite di numerosi Pokémon per poi attivarla causando un attacco che uccise gran parte delle forme di vita della regione. Gli effetti ecologici di tale evento non sono tutt'ora del tutto chiari, ma sembra spiegare perché Kalos sia la regione con il minor numero di specie autoctone (gran parte delle specie che oggi abitano la regione sono state importate nei secoli avvenire per ripristinare lo stato ecologico altrimenti devastato della regione).
Sebbene l'Arma Finale abbia devastato gran parte della regione, la combinazione unica ed innaturale delle energie di Xerneas ed Yveltal mescolate alla massiccia energia vitale che irradiò la regione e in minor parte molte altre regioni del mondo, e questa misteriosa luce influenzò alcune pietre evolutive energizzandole e facendole reagire a specifiche specie, divenendo Megapietre. L'origine di questi minerali sono state scoperte grazie agli studi del Professor Platan, ma ci sono ancora molti punti oscuri sull'argomento, specialmente vedendo alcuni tipi particolari di Megaevoluzione. Sembra esserci una connessione dietro le Megapietre nella regione di Kalos e la meridiana di cristallo nel cuore di Fluxopoli. Gli studi che il Professor Platan ha condotto sul monumento hanno rivelato che l'artefatto assorbe la luce solare durante il giorno, e durante il tramonto per un'ora circa, quando la luce del sole passa direttamente attraverso la meridiana, questa rilascia gran parte di questa luce assorbita con una lunghezza d'onda inesistente altrove in natura. Questa luce particolare riesce a far brillare le Megapietre, rendendole molto più visibili a causa dell'enorme energia contenuta, e si ipotizza che se ci fosse abbastanza energia sarebbe possibile usarle per Megaevolvere selvatici senza la presenza umana. Come mai questo evento avvenga è un mistero, così com'è è un mistero la composizione del cristallo di Fluxopoli, sebbene pare sia antico di 3000 anni circa, stesso periodo dell'origine delle Megapietra.
Alla fine è bene notare una Megaevoluzione unica del suo genere e ricollegata al Popolo delle Meteore, detti anche Draconidi, vale a dire la Megaevoluzione di Rayquaza. Differentemente da qualsiasi altra specie in grado di effettuare la Megaevoluzione, MegaRayquaza non necessita di una vera Megapietra per effettuare la trasformazione... ma solo di una Pietrachiave. Nelle storie antiche, si dice che dopo che un meteorite creò il cratere dove oggi è costruita Ceneride, il Popolo delle Meteore si recò lì pregando affinché Rayquaza tornasse per salvarli da ArcheoKyogre ed ArcheoGroudon mettendosi attorno a quello che, a loro insaputa, era un enorme Pietrachiave. Quando Rayquaza disese dai cieli, esso fu irradiato da una particolare energia scaturita dalla sua dieta di ozono e specialmente materiale meteorico, permettendogli di Megaevolversi. Questa particolare caratteristica è esclusiva di Rayquaza per via dei suoi processi metabolici, rendendolo l'unico Pokémon che non necessita di una vera Megapietra per potersi Megaevolvere. Tuttavia recenti scoperte hanno portato a galla che solo l'umano che è divenuto suo Prescelto guadagnandosi la fiducia del leggendario può sfruttare questa peculiarità eseguendo la sua mossa peculiare Ascesa del Drago, mossa che pare abbia appreso proprio quando si è Megaevoluto per la prima volta e che oggigiorno è necessaria per la trasformazione.
Pietrechiavi e Megapietre[]
La struttura fisica delle Megapietre è qualcosa che è stato per lungo tempo difficile da comprendere, visto che gli oggetti sono estremamente duri trattandosi di un particolare tipo di diamante e possono rilasciare pericolose quantità d'energia se incrinate o danneggiate. Differentemente dalle pietre evolutive, queste non hanno effetti su molteplici specie, ma ciascun tipo di Megapietra reagisce ad un unica specie, e anche se un Pokémon selvatico dovesse esserne in possesso, potrebbe farci ben poco dal momento che può reagire solo insieme ad una Pietrachiave. La ragione per cui esiste questa connessione non è chiaro, ma pare che le Pietrachiave convoglino la volontà degli umani come una sorta di particolare energia, ma ciò è tutt'ora sotto studio, sebbene sia troppo debole per fare qualsiasi cosa per conto proprio, ma può reagire alle Megapietre energizzandole per far rilasciare il loro potere, facendo cambiare forma al Pokémon che la possiede a patto che la specie sia quella relativa alla Megapietra posseduta. Sin dall'antichitò, l'uomo è stato in grado di usufruire della Megaevoluzione creando appositi strumenti in cui tenere la Pietrachiave, in modo da poterla usare comodamente senza che rischi di perderla o che debba armeggiare per usufruirne. Ci sono documentazioni antiche che dimostrano l'esistenza di questi speciali accessori atti a facilitare la Megaevoluzione, sebbene oggi giorno sia più comune quello a bracciale denominato Megacerchio ritenuto il più comodo per attivare questa meccanica (tanto che pure i bambini possono usufruirne facilmente). Sono in pochi gli artigliani che fabbricano questi accessori e custodiscono gelosamente le loro tecniche, anche perché sono pochi gli allenatori che hanno modo di poter usare la Megaevoluzione, per lo più allenatori di alto rango, i più famosi dei quali sono la Capopalestra Ornella di Kalos e l'ex-Campione di Hoenn Rocco. Finché l'allenatore mantiene un forte legame con il proprio Pokémon, l'energia emotiva svolgerà un ruolo fondamentale, visto che quando questa viene rilasciata dalla Pietrachiave, permette che la Megapietra porti ad una trasformazione più naturale senza che il Pokémon subisca effetti negativi data dall'improvvisa mutazione. Sembrerebbe che grazie alla luce emanata dalla meridiana di Fluxopoli, i possessori di Pietrachiave possano portare ad una reazione nelle Megapietre nelle loro vicinanze facendole brillare, rendendole più facili da localizzare. Per finire, oltre ai Megacerchi e ai Megabracciali, che sono le forme più comuni di accessori usati come bracciali o come anelli atti a contenere una Pietrachiave, esistono molti altri oggetti usati a tale scopo e particolarmente noti per essere in possesso di allenatori famosi, tra questi abbiamo: il Megaguanto di Ornella, il Megaciondolo di Diantha, la Megaspilla di Rocco, il Megapendente di Lino, la Megaancora di Ivan, i Megaocchiali di Max, la Megatiara di Orthilla ed il Megagambale di Lyris.
Meccanica e limitazioni[]
La Megaevoluzione dal punto di vista fisico e biologico rimane tutt'ora un grande mistero, visto che gli effetti che ha sui Pokémon sono molto variegati e vanno dai più drastici ai più lievi, ma in ogni caso rimangono sempre incredibili. La Megaevoluzione, differentemente dalla normale evoluzione, non è permanente, perché sia così è tutt'ora da definire, ma pare che l'intensa energia che li porti a tali cambiamenti sia innaturale e porta a cambiamenti anatomici che i Pokémon non sono abituati ad avere. Li irradia non appena viene scaturita in battaglia fino a dissiparsi non appena lo scontro è terminato. Quando avviene la Megaevoluzione, la sua peculiare energia reagisce sul Pokémon amplificando il suo sviluppo cellulare o fisico in parti del corpo o in tutta la sua fisionomia, andando ad attivare i geni più consoni al combattimento facendo emergere il loro pieno potenziale combattivo fintanto che quest'energia scorra attraverso di loro. In ogni caso, ciò porta ad un cambiamento di forma e allo sviluppo di capacità combattive che vanno ben al di sopra di quelle di qualsiasi altro membro della stessa specie che non ha subito tale cambiamento. Come mai questo tipo di mutazione rimanga tanto efficiente senza causare mutazioni permanenti è oggetto di discussione, assieme alle limitazioni e al tempo massimo in cui la trasformazione permanga, e gli effetti che questo processo ha sui Pokémon è uno degli argomenti meglio documentati dalla comunità scientifica riguardo tale processo.
Quando un Pokémon esegue una Megaevoluzione, questo si sintonizza con la volontà del proprio allenatore grazie alla Pietrachiave, ciò però porta la Pietrachiave a rimanere in stasi e non sarà più utilizzabile per eseguire un'altra Megaevoluzione fino al termine della lotta, anche nel caso in cui il Pokémon Megaevoluto dovesse essere ritirato o dovesse essere sconfitto. La Megaevoluzione non influisce minimamente sulle mosse conosciute dal Pokémon, né permette a questo di apprenderne di nuove, ma queste sono le uniche limitazioni. Durante questo processo, le caratteristiche fisiche del Pokémon subiscono un drastico cambiamento, ciò non solo porta all'alterazione delle sue statistiche combattive (eccezion fatta per la vitalità, che rimane costante, e la propria velocità che aumenta solo dopo alcuni secondi dal cambio di forma), insieme all'abilità nella maggior parte dei casi, o addirittura il tipo in rari casi. Ciò porta il Pokémon a diventare un mostruoso combattente in grado di fare a pezzi i suoi avversari in un batter d'occhio, ma è sempre bene che chiunque usi la Megaevoluzione faccia attenzione.
Molti punti della Megaevoluzione sono ancora un mistero, e nonostante questi non portino a cambiamenti di personalità o carattere dei Pokémon a lungo termine, la Megaevoluzione può portare a conseguenze negative se non usate con prudenza. In molti sperano che lo studio su questo fenomeno porti alla scoperta di nuove Megaevoluzioni, anche per permetterci di comprenderle meglio. Sia come sia, queste forme si sono dimostrate un ottimo vantaggio per gli allenatori di ogni genere, con cui possono ottenere un vantaggio inaspettato in grado di ribaltare le sorti della lotta. Per chiunque possa usare la Megaevoluzione, è bene farlo con saggezza, visto che la Megaevoluzione può tanto essere uno strumento di vittoria, quanto uno di sofferenza e distruzione se non si ha un vero legame con i propri Pokémon.