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Entei (noto come Pokémon Vulcano) è un Pokémon Leggendario di tipo Fuoco che vaga ovunque, ma predilige i vulcani della regione di Johto. Rinomato per la sua impressionante capacità di manipolare il fuoco, Entei è una potente bestia che può bruciare e ridurre in cenere tutto ciò che ha sul suo cammino, perfino l'acciaio solido, ma è difficilissimo vedere tale creatura. Si spera per voi che non viviate in un'isola vulcanica, altrimenti quando Entei ruggisce potreste perdere la vostra casa o addirittura la propria vita!

Si ritiene che esso incarni la passione e il violento calore del magma, Entei è una creatura sorprendente che può resistere ad una quantità impressionante di calore senza subire il minimo danno. Entei è una creatura del tutto unica tra i mammiferi, infatti può emanare raffiche d'aria così calde da poter incendiare l'aria e arrivare ad una temperatura che supera perfino il magma; la mancanza di dati anatomici rende impossibile capire il motivo per cui riesce a creare fiammate così calde senza danneggiare la propria carne e ossa, ecco il motivo per cui Entei volendo può incenerire qualsiasi cosa voglia, riuscendo addirittura a trasformare un'intera foresta ad una sterile landa desolata; questo fuoco può anche essere usato per la mossa Magifuoco, mossa inizialmente considerata esclusiva di Ho-Oh; questa mossa è utilizzabile usando una sorta di cristallo organico che si sviluppa attorno alla pelliccia che serve per proteggerlo da questo intenso calore. Si è ipotizzato che il corpo di Entei sia così caldo che lo costringe a correre per il mondo in modo da impedire che si surriscaldi. Dalle culture meno sviluppate Entei viene rappresentato come incarnazione dei vulcani, in alcune popoli è visto come simbolo di prosperità, in altri di distruzione, anche se le leggende variano da regione a regione, ce ne sono due principali: la prima vuole che un Entei nasce quando viene creato un nuovo vulcano, credenza nata per l'amore del Pokémon verso luoghi molto caldi, ma tale leggenda risulta falsa; la seconda leggenda vuole che il verso di Entei riesca a innescare un'eruzione vulcanica, ma anche questa leggenda risulta inverosimile, Entei emette dei ruggiti profondi in modo innaturale, ma sembra che possa creare delle massicce onde sonore impercettibili dall'orecchio umano, quindi vicino ad un vulcano può creare (esternamente o internamente) delle eruzioni vulcaniche, ma questo sembra essere un effetto involontario dal Pokémon oppure una semplice coincidenza.

Raikou, Entei e Suicune sono molto famosi per le leggende che si raccontano in tutto il mondo, ma la più conosciuta riguarda la Torre d'Ottone e la Torre Campana di Amarantopoli, città della regione di Johto. 700 anni fa furono costruite due torri ad Amarantopoli per favorire l'amicizia tra umani e Pokémon: la torre orientale, nota all'epoca come Torre di Latta (oggi nota come Torre Campana), è stata creata per simboleggiare il risveglio e la nascita dei Pokémon, infatti in cima a questa torre si recò il leggendario Ho-Oh dove creò il suo nido. La torre occidentale nota all'epoca come Torre d'Ottone (oggi invece tristemente nota come Torre Bruciata) fu progettata per simboleggiare il riposo beato dei Pokémon, ma non si sa con certezza cosa s'intenda per "riposo beato", in questo luogo invece ci nidificò Lugia. Per generazioni la città di Amarantopoli visse in pace e prosperità grazie a queste due torri, ma 150 anni fa accadde una tragedia: una potente tempesta colpì la città, enormi fulmini colpirono edifici e li portarono alle fiamme; tra di essi vi era la Torre d'Ottone, anche se tutti i Pokémon e umani riuscirono ad evacuare, tre Pokémon non identificati rimasero intrappolati nei sotterranei della torre, l'incendio durò per tre giorni, finché un potente acquazzone non spense il fuoco, ma i tre Pokémon morirono bruciati e ridotti in cenere. Ho-Oh, sentendo una grande compassione per quei tre Pokémon, usò i suoi poteri per ridare loro la vita e reincarnarli negli elementi di quella tragedia: il fulmine che fece scoppiare l'incendio (Raikou), il fuoco stesso (Entei) e la pioggia che mise fine alle fiamme (Suicune). Considerando che questi Pokémon furono avvistati in tutto il mondo, la veridicità di questa leggenda è messa in dubbio, ma attualmente la leggenda di Amarantopoli è l'unica spiegazione per la loro nascita. C'è la possibilità che Ho-Oh in passato abbia già rimodellato tre creature in Bestie Leggendarie, e che quindi quello di Amarantopoli non sia un incidente isolato. Dopo che Ho-Oh ha ridato vita a questi tre Pokémon volò via per tornare nella Torre Campana solo in rarissime occasioni, anche Lugia volò via, ma dove andò rimase un mistero, alcuni testimoni affermano di averlo visto nelle profondità delle Isole Vorticose.

Le Bestie Leggendarie furono coinvolte in alcuni incidenti avvenuti in varie parti del globo, tra quelli più importanti vi è l'"Incidente di Coronopoli". Secondo i rapporti, un uomo d'affari della città noto come Grings Kodai riuscì a rapire uno Zoroark e il suo cucciolo Zorua, esso ricattò la madre per attaccare la città creando illusioni delle Bestie Leggendarie (Raikou, Entei e Suicune), ciò attirò l'attenzione di un secondo trio di Bestie Leggendarie, note per essere i guardiani della città. Sembra che vent'anni fa Grings Kodai riuscì a vedere il futuro sfruttando i poteri di Celebi, ma ciò causò la devastazione della vita delle piante della città, con il passare del tempo questa sua capacità di vedere il futuro iniziò a svanire e quindi cercò di ripristinarli, di recente infatti Celebi riapparve e Kodai, usando le illusioni di Zoroark per distruggere la città, la fece evacuare in modo da poter cercare indisturbato il Pokémon Leggendario. Lo Zorua riuscì tuttavia a fuggire ed incontrò un gruppo di allenatori che, capendo la situazione, decisero di aiutare il Pokémon a ritrovare sua madre; siccome la città fu evacuata e non c'era quasi nessuno, i dati secondo ciò che accadde sono molto scarsi. Grings Kodai tuttavia fu arrestato per i crimini commessi vent'anni fa quando ciò che fece fu finalmente rivelato pubblicamente. Si ritiene che gli allenatori con l'aiuto di Zorua, Zoroark e dei veri guardiani di Coronopoli, ovvero le Bestie Leggendarie Cromatiche, riuscirono a sventare il piano di Kodai sfruttando le illusioni di Zoroark, traendolo in inganno in un paesaggio illusorio. Mentre Celebi scomparve dopo aver riacquistato i suoi poteri, Zorua e Zoroark se ne andarono, probabilmente tornarono nella loro terra natia.

Entei fu coinvolto in un altro incidente (anche se in questo caso quell'Entei era solo un'illusione), tale incidente è noto come "Incidente di Greenfield". Un ricercatore locale conosciuto come Spencer Hale iniziò a ricercare i misteriosi Unown quando all'improvviso fu poi trascinato accidentalmente nella dimensione di questi Pokémon, lasciando solo una scatola con delle lastre segnanti vari Unown. La figlia Molly, dopo aver saputo della scomparsa del padre e aver preso la scatola con le lastre di Unown, evocò involontariamente alcuni di essi nel nostro mondo; gli Unown iniziarono a dare vita a tutte le immaginazioni della bambina, trasformando la casa e parte della città in un enorme palazzo di cristallo e creando un falso Entei, siccome la piccola relazionava il padre a tale Pokémon. Purtroppo gli Unown ottennero troppo potere e divennero incontrollabili anche per loro stessi, diventando una vera e propria macchina di distruzione vivente. Con l'intervento di alcuni giovani allenatori e del falso Entei, che giurò di proteggere Molly, gli Unown vennero fermati per poi tornare nella loro dimensione facendo tornare il professor Hale, il quale si riunì con la figlia.

Con una potenza di fuoco letale come il magma e una passione sfrenata per la lotta, si può dire che Entei sia una creatura distruttiva capace di incenerire qualsiasi cosa abbia davanti in pochi secondi. Entei è il Pokémon Fuoco con maggior vitalità conosciuto (escludendo Arceus) e possiede un temperamento che solo un allenatore esperto saprebbe controllare. Di certo questa magnifica bestia è una creatura davvero formidabile, che può portare tanta distruzione quanto può dare meraviglia per il suo aspetto. Sareste fortunati di vedere uno dei due esemplari, ma se siete vicino a un'isola vulcanica, prendete una barca e andatevene lontani, anche se le possibilità sono comunque basse che il vulcano possa eruttare, la precauzione per un simile evento non è mai troppa!