Arctozolt (noto come Pokémon Fossile) è un Pokémon eccezionalmente raro di tipo Elettro/Ghiaccio creato nella regione di Galar. Degli abomini biologici in tutti i sensi, gli Arctozolt sono creature bizzarre e quasi aliene che nascondono un'enorme potenza nel loro orrendo corpo. E' bene stare attenti quando ci si avvicina a questi esseri: anche se sembrano più strani che spaventosi, non si faranno problemi a causare una gelida esplosione elettrica che di certo non dimenticherete... ammesso che riescano a non essere interrotti da uno starnuto!
I Dracozolt, gli Arctozolt, i Dracovish e gli Arctovish sono i Pokémon fossili che sono stati riportati in vita più recentemente, anche se non dovrebbero proprio esistere. Normalmente il processo di restauro dei fossili avviene tramite un processo di resurrezione sfruttandone il DNA così che il loro corpo venga rigenerato in modo quanto più vicino possibile al loro aspetto originario, ma questo processo porta allo sviluppo di una resistenza rocciosa. Tuttavia, queste specie sono state ricreate tramite un nuovo procedimento ideato dalla Professoressa Fossilia Di Strattis, una scienziata laureata originaria della regione di Galar. Il nuovo macchinario da lei inventato anziché sfruttare anche solo un pezzo di fossile come base per poter rigenerare la creatura originaria al completo e riportare a noi nella maniera più fedele possibile i Pokémon preistorici, sfrutta due metà da due scheletri fossilizzati diversi, quelli usati in questione sono: gli Ornitofossili, gli Ittiofossili, i Dracofossili e i Plesiofossili, in modo che la macchina riesca a unire insieme le due metà. In un primo momento ciò potrebbe non sembrare una cattiva idea, dal momento che ci permette di rimpiazzare le parti mancanti dei due scheletri usati, senza che la rigenerazione venga influenzata dal glitch che rende tutte le specie riportate in vita di tipo Roccia (cosa che accade con il metodo di resurrezione originario). Tuttavia agli inizi si pensava che le metà degli scheletri usati per la resurrezione fossero della stessa specie, quando invece si è scoperto che appartenevano a specie totalmente diverse. Il risultato è stata la generazione di quattro nuove specie di Pokémon che non solo non sono mai esistite, ma che probabilmente era meglio rimanessero tali, dal momento che in un modo o nell'altro la biologia di tutte queste specie non è compatibile tra loro. Come questi Pokémon riescano a sopravvivere biologicamente è ancora oggetto di molti studi. Queste abominazioni sono incapaci di riprodursi, ma sono abbastanza potenti da lasciare il segno su chiunque osi affrontarle, mostrando di cosa sono capaci.
Gli Arctozolt sono il risultato della combinazione della parte superiore di un Ornitofossile e di quella inferiore di un Plesiofossile, il risultato è un essere dal corpo superiore di una parave teropode non classificata, attaccata alla parte inferiore di una sorta di antico dinosauro marino, anch'esso non classificato, per formare un essere vivente. A causa della loro strana anatomia, questi Pokémon sono classificati in parte di tipo Elettro e in parte di tipo Ghiaccio, e spesso possono ereditare l'abilità Assorbivolt derivante dalla parte superiore o in casi rari l'abilità Spalaneve derivante dalla parte inferiore, sebbene possano anche avere Statico dovuta alla loro anormale composizione anatomica. La loro forza fisica e la potenza dei loro attacchi speciali sono superiori a quella degli altri fossili ibridi, ed hanno accesso alla loro mossa peculiare Beccoshock. Secondo gli studi della Professoressa Di Strattis sulla base di questo Pokémon, la specie originaria della parte superiore era capace di generare energia elettrica con rapidi movimenti, mentre la specie originaria della parte inferiore era in grado di conservare il cibo nel ghiaccio formato nel corpo a causa della loro bassa temperatura corporea, ma uno dei motivi della sua estinzione pare essere attribuibile all'estrema lentezza nello spostarsi sulla terraferma. Pur non essendo mai esistite in passato, queste creature al giorno d'oggi non dimostrano una grande resistenza, cosa dovuta al fatto che la metà superiore e quella inferiore sono biologicamente incompatibili, portandoli ad ammalarsi. La metà inferiore, adattatasi alla vita marina, ora viene usata esclusivamente per la locomozione sulla terra, quando le pinne non sono adeguate per sostenere il loro stesso peso, perciò vengono piegate in modo anomalo, facendoli muovere con difficoltà e barcollando. La metà superiore invece è evidentemente inadatta a sopportare basse temperature, ma sono costretti a vivere perennemente così, come si evince solo guardandoli, il che li porta ad essere costantemente malati e soggetti a brividi e febbre a causa della combinazione delle loro capacità naturali con quelle innaturali per poter attaccare. Tutto ciò va a precludere le loro abilità combattive e necessitano di cure costanti per assicurarsi che mantengano una buona forma fisica, ma possono comunque usare le loro capacità elettriche e glaciali per rivelarsi combattenti ostici, perciò è bene non disturbarli se non si vuole andare incontro alla loro furia nonostante siano malati.
Sebbene la loro sola esistenza metta in discussione la morale con cui opera la scienza, gli Arctozolt restano creature impressionanti che possono dimostrare che la vita può avere la meglio anche nelle situazioni più strane. Potreste dover cercare parecchio prima di trovare i componenti per avere uno di questi mostri ibridi, ma con il giusto allenamento possono diventare potenti combattenti che vale la pena schierare in battaglia. Tenete a mente che restano creature innaturali e che hanno bisogno di molte attenzioni e cure per evitare che si scatenino, altrimenti vi conviene capire se preferite essere folgorati o congelati, e in uno dei due casi potreste provare lo stesso freddo che sono costretti a sopportare!